Provvigione persa per il mediatore che nasconde l’abuso edilizio
Nota a sentenza della Cass., 16 settembre 2015, n. 18140 (Pres. Bucciante; Relat. Falaschi, P.M. Capasso)
1. Il caso in esame
Il giudice di legittimità ha confermato la pronuncia impugnata con la quale la corte d’appello aveva revocato il decreto ingiuntivo ottenuto dal titolare di un’agenzia immobiliare a titolo provvigionale nel quadro della mediazione da lui prestata in relazione alla vendita dell’immobile
2. Inadempimento del mediatore
Secondo la Corte, sussiste l’inadempimento da parte del ricorrente dell’obbligo di informazione previsto dall’art. 1759 cod. civ. in quanto, dopo la sottoscrizione da parte dei contraenti del modulo, predisposto dal mediatore, nel quale si dava espressamente atto della regolarità edilizia ed urbanistica dell’immobile oggetto di compravendita, veniva accertata l’abusività della veranda, di ampia metratura, non condonata né condonabile. Trattandosi di circostanza nota al mediatore ovvero che lo stesso avrebbe dovuto comunque verificare in base alle informazione ricevute, discende di conseguenza la violazione dell’obbligo di corretta informazione, in base al criterio della media diligenza professionale, il quale, come specificato, comprende l’obbligo di comunicare non solo le circostanze note al mediatore, ma anche quelle conoscibili con la diligenza professionale richiesta.
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Buon giorno, in attesa del rogito come acquirente di un immobele ho richiesto accesso agli atti in comune per verificare conformità. Effettuata la richiesta risultavano delle difformità rispetto ad alcuni elementi della facciata ( tettuccio e balcone) ed alcuni elementi minimi di divisione di un sottoscala. Al catasto per le piantine ivi presenti risultava conforme per quanto riguardava divisione stanze e abitabilità sottotetto. La sanatoria prevista potrebbe far scadere la delibera del mutuo con conseguente allungamento dei tempi ed aumento delle spese di affitto del mio attuale domicilio, oltre all’aggiunta di nuove spese di istruttoria. L’agenzia ha richiesto pagamento provigione all’atto preliminare. Potrebbe valere la pena di chiedere un risarcimento? La responsabilità ricadrebbe anche sul mediatore e in che misura? Ci sono altri accorgimenti da adottare? Grazie
Buongiorno Luca,
non credo di aver ben compreso quali fossero le difformità ma comunque, l’unica cosa da fare è attenersi a quanto riportato nel contratto preliminare.